Le brochure per le aziende sono ancora oggi una delle tipologie di pubblicità “old school” più utilizzate ed apprezzate. L’importanza di questa metodologia di marketing offline è spesso sottovalutata ma può contribuire ad aumentare enormemente il bacino di clienti di un’attività. Che sia in formato cartaceo o elettronico, la brochure rappresenta lo specchio dell’azienda nel mondo e, nonostante gli anni continuino a passare, le regole per una sua corretta realizzazione rimangono sempre le stesse.
In questo articolo, noi di SHM Studio non desideriamo fornirvi una vera e propria guida pratica, ma vorremmo invece darvi alcuni utilissimi consigli su come dovrebbe essere realizzata, sui contenuti da inserire e, allo stesso tempo, anche sugli errori da evitare assolutamente.
I consigli di SHM Studio per la brochure perfetta per le aziende
Chi siete, cosa fate, come lo fate e quali sono i punti di forza della vostra attività. Questi sono i principali elementi che non devono mai mancare in una buona brochure per le aziende.
Sicuramente, al giorno d’oggi, il marketing e la pubblicità online sono la scelta più immediata e sicura per far conoscere la propria impresa. Tuttavia, la brochure rimane un plus, una maniera anche per distinguersi dalla massa e dare un tocco più personale e diretto al proprio business.
Anche per questo è fortemente sconsigliato realizzarla attraverso normali programmi come Word o Power Point, ma è necessario invece rivolgersi a professionisti esperti del settore, studi di grafica, agenzie web e copywriter, servizi che noi di SHM Studio forniamo ormai da tempo. Vediamo ora come realizzare una buona brochure aziendale, utilizzando anche come esempio una brochure che noi abbiamo realizzato per Solarelit, per il quale ci stiamo occupando di tutta la parte relativa alla grafica.
A chi si sta parlando? L’analisi del proprio pubblico è fondamentale
L’obiettivo principale di una brochure per le aziende è far conoscere la propria compagnia e stimolare una risposta da parte del pubblico. Un opuscolo troppo generico, tuttavia, non vi darà una mano in questo senso e non servirà a convertire clienti. Di conseguenza, è importante conoscere il proprio pubblico di riferimento.
Una brochure scritta per dei professionisti avrà, magari, un Tone of Voice più serio e formale e punterà su informazioni tecniche e garanzie di qualità. Se invece si cerca di arrivare al cuore e alla mente di una platea giovane, si potrebbe puntare su un copywriting più informale e dagli spunti creativi, che parla più ai sentimenti e alle emozioni che alla testa.
L’autoreferenzialità è spesso controproducente
Questo è un buonissimo consiglio non solo per quanto riguarda la creazione di una brochure per le aziende, ma nelle vendite in generale. Scrivere che siete l’azienda leader nel settore da ottant’anni, che siete bravi e che avete più esperienza degli altri non è una garanzia per convertire un cliente.
Invece, il copy dovrebbe concentrarsi su cosa potete fare voi per il cliente, su che tipologia di problema potreste risolvergli e su cosa vi distingue dalla concorrenza. Potete utilizzare una semplice regola, ovvero il principio 80/20, dove l’80% del contenuto deve concentrarsi sui benefici per il cliente e solo il 20% sulle caratteristiche del prodotto o servizio.
La scelta del formato e la stampa
Non esiste una risposta unica in merito al formato migliore da utilizzare per una brochure per le aziende. Molto dipende dal tipo di utilizzo che volete farne. Per esempio, se si parla di opuscoli da distribuire a fiere ed eventi, un formato di piccole dimensioni è l’ideale in modo che non sia troppo ingombrante. Se invece la brochure è pensata per finire sulla scrivania di un manager, si può osare anche con formati di maggiori dimensioni, magari quadrati a due ante.
Al momento, i formati principali per le brochure sono 10 x 21 cm, 11,50 x 16,50 cm e 14,85 x 21 cm, a due, tre, quattro o più ante.
Anche le sensazioni tattili sono fondamentali, quindi non risparmiate sulla carta e sulla stampa. Un potenziale cliente sarà più invogliato a leggere il vostro opuscolo se stampato su carta di ottima qualità, magari con una filigrana ricercata e accattivante. Questo può sembrare costoso, ma la brochure è il primo biglietto da visita dell’azienda, e deve essere realizzato in maniera impeccabile.
Nel caso della brochure che SHM Studio ha realizzato per Solarelit, è stato scelto un formato a tre ante che garantisce eleganza e facilità di lettura e di trasporto. I dati tecnici sono evidenziati e facilmente consultabili, il che è perfetto per catturare l’attenzione del lettore. Anche la stampa è chiara e definita grazie a una carta di alta qualità, senza immagini sgranate ne sbavature che potrebbero mettere l’azienda in cattiva luce.
Il testo in una brochure per le aziende
Dato lo spazio limitato, è consigliabile evitare testi lunghi, densi e pieni di informazioni spesso inutili. La cosa migliore invece è utilizzare intestazioni, sottotitoli e punti elenco che aiutano a rendere il contenuto facilmente leggibile e scorrevole, garantendo una lettura veloce, sobria e chiara.
Il claim deve essere chiaro e riconoscibile fin da subito, senza possibilità di errori o fraintendimenti. Il linguaggio, inoltre, dovrebbe rispecchiare il modo di comunicare dell’azienda allo scopo di renderla facilmente riconoscibile agli occhi del pubblico. La coerenza, che sia visiva, grafica o testuale, è una delle soluzioni migliori per rendersi memorabili.
La brochure è parte della vostra storia, rispettate la brand Identity
Le brochure per le aziende non sono un prodotto a sé stante, ma dovrebbero far parte di una linea comunicativa che abbraccia tutto il business. Di conseguenza, l’opuscolo per i clienti dovrebbe seguire le stesse regole e un tipo di comunicazione simile rispetto al sito web, ai social e a tutti i canali di marketing utilizzati in precedenza.
Quello che viene raccontato va ben oltre i concetti scritti sulla brochure. Si parla della vostra storia e della vostra brand identity. Lo spazio per la creatività esiste, specialmente quando non si pubblicizza l’azienda in generale ma un prodotto specifico, ma tutti gli elementi e gli aspetti vanno resi armonici sia dal punto di vista grafico che nella comunicazione.
Nel caso di Solarelit, noi di SHM Studio abbiamo cercato di rispettare il più possibile la grafica del sito web, mantenendo font, stili e colori primari molto simili, in modo da ricalcare l’identità originale dell’azienda.
La grafica nelle brochure per le aziende: immagini e font
Le brochure non sono cataloghi, né tanto meno manuali. Vengono spesso lette solamente per sommi capi, e di conseguenza avere un lettering e delle immagini accattivanti e di alta qualità fa la differenza tra una brochure buttata e una letta con attenzione, che sia cartacea o elettronica.
L’opuscolo deve essere bello da leggere e semplice, utilizzando anche gli spazi bianchi e la divisione in paragrafi. Questo per dare “respiro” al lettore e non rendere la lettura pesante e concentrata. La scelta del font è importantissima, ne esistono di tantissimi tipi e studiati per diversi scopi, dai più forti e personalizzati a quelli già tradizionali e morbidi. In un documento così breve, sarebbe meglio non utilizzarne più di due, o rischia di diventare confusionario.
Per le immagini, che siano acquistate da stock oppure originali e realizzate appositamente da grafici professionisti, è importante che siano accattivanti e di altissima risoluzione: non esiste niente di peggio di una brochure con immagini sgranate e poco nitide. Inoltre, devono rispettare il layout della brochure, sia a livello cromatico che artistico e concettuale.
Cosa non può mancare in una brochure per le aziende: CTA e contatti
Che sia un invito a visitare un sito web, a contattare l’azienda o ad effettuare un acquisto, la CTA (call-to-action) non può mai mancare. Una compagnia non guadagna niente dal proprio opuscolo se il lettore rimane passivo e subisce il messaggio. Invece, serve convincere il cliente a compiere il passo successivo, serve spingerlo a interagire con l’azienda e a chiedere maggiori informazioni.
Per questo, è anche indispensabile inserire informazioni di contatto chiare, complete e facilmente accessibili dal cliente. Indirizzo, numero di telefono, indirizzo email e link ai social media. Questi dati devono essere sempre presenti, meglio se nella quarta di copertina, in modo che siano viste dal lettore. Questo aumenta enormemente le possibilità che la brochure raggiunga il proprio scopo.
I contatti, nella brochure che abbiamo realizzato per Solarelit, sono chiari, posizionati sul retro dell’opuscolo e contenenti tutte le informazioni importanti, oltre a un QR code che semplifica l’interazione tra il cliente e l’azienda.
Una brochure aziendale di successo richiede una pianificazione attenta e un’esecuzione precisa. Seguendo queste sette regole, è possibile creare un documento che non solo presenti l’azienda in modo accurato, ma che stimoli anche l’interesse e l’azione da parte dei lettori. Per una realizzazione professionale, contattate SHM Studio, e vi aiuteremo a realizzare l’opuscolo perfetto per le esigenze del vostro business.